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DIFFAMAZIONE CON IL MEZZO DELLA TELEVISIONE – DIRITTO DI CRONACA GIORNALISTICA – TRASMISSIONE SATIRICA - INSUSSISTENZA DELL’ ELEMENTO SOGGETTIVO - ASSOLUZIONE DEL CONDUTTORE DEL PROGRAMMA SATIRICO (art. 595 C.P.; art. 30 co. 4 e 5 L. 223/90)

Trib. Roma, Ufficio G.I.P. – 17 gennaio 2001- Giud. Croce

Dal punto di vista meramente soggettivo, la tutela penale dell’ onore deve limitarsi ad un minimum certo, nel senso che, al fine di accertare se sia stato leso il bene giuridico protetto dalla norma, occorre basarsi su una media convenzionale in rapporto alla personalità e alle modalità operative dell’ offensore e dell’ offeso.

 
E’ necessario operare una distinzione tra le espressioni di per sé obiettivamente ingiuriose e quelle che, pur avendo una carica offensiva, possono acquistarla in relazione a particolari circostanze ovvero con riferimento ad allusioni o suggestioni. Tale distinzione ha un particolare rilievo soprattutto con riguardo all’ accertamento dell’ elemento psicologico che, per la pluralità degli elementi di fatto da considerare, richiede una disamina più penetrante rispetto ai casi in cui l’ offensività è intrinseca nell’ espressione usata, ciò soprattutto al fine di discriminare i casi in cui ricorre la volontà di ingiuriare da quelli in cui tale volontà non sussiste.

Nel caso di specie la volontà di ingiuriare è stata ritenuta inesistente in virtù del particolare contesto – trasmissione satirica – in cui sono state pronunciate le osservazioni asseritamente ritenute diffamatorie.

L’imputato infatti, nel corso di una trasmissione di satira televisiva da lui condotta, aveva mandato in onda la registrazione di un programma televisivo, al quale la querelante aveva partecipato, e nel commentare le immagini così si esprimeva: “Ci sono arrivate segnalazioni sulla presunta combine del programma … Guardatela bene perché è veramente clamorosa”.
Nel filmato la vittima partecipava ad un quiz, in cui le venivano poste alcune domande, e replicava alla prima domanda con una risposta, errata, che sarebbe stata corretta per la domanda successiva. A questo punto il conduttore della trasmissione satirica aggiungeva: “Magari non è vero, ma viene il sospetto che sia tutto combinato. Questo ci sembra un episodio piuttosto grave.
 
Pro Guglielmo Gulotta
 

 

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