Non è ascrivibile al datore di lavoro la responsabilità colposa per infortunio occorso ad un dipendente nell’ambito dell’attività lavorativa laddove non vi sia nesso eziologico tra le modalità di espletamento della medesima previste dall’azienda e l’infortunio occorso, ma, al contrario, il medesimo sia causalmente legato ad una impropria – e vietata – manovra compiuta dal lavoratore.
Nel caso di specie un operaio, lavorando nella sezione d’uscita dell’impianto di taglio di nastri di alluminio, dopo aver appoggiato una delle suddette strisce metalliche in terra, vi inciampava, provocandosi una lesione completa da taglio del tendine di achille.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale emergeva tuttavia - anche attraverso la testimonianza dello stesso infortunato - come vi fosse espresso divieto di poggiare le lamine in terra, né l’attività compiuta dall’infortunato lo richiedeva.
Per tali ragioni il datore di lavoro è stato assolto per insussistenza del fatto.
Pro Guglielmo Gulotta Luca Cordovana Mario Gulotta